Fondo De' Maffei

Localizzazione del Fondo: sezione storia dell'arte, I piano, Lettere.

Segnatura di collocazione: 66 ART F.DeM.

Permalink opac

Note biografiche

Studiosa e critica d’arte dai variegati interessi, nonché titolare della prima cattedra di storia dell’arte bizantina in Italia, Fernanda De’ Maffei nasce a Cles il 22 maggio 1917.
Dopo aver frequentato il collegio “Agli Angeli” di Verona, si sposta a Padova dove, nel 1940, consegue la laurea in Filosofia. Si sposta poi all’ateneo di Pavia, dove si laurea sotto la guida del professor Wart Arslan con una tesi in storia dell’arte.
I suoi studi iniziali si concentrano soprattutto sulla pittura del Settecento, mentre successivamente i suoi contributi fondamentali si focalizzano soprattutto sull’arte bizantina e armena.
Dopo la laurea frequenta la Scuola di perfezionamento di Roma e frequenta i corsi di Mario Salmi e Lionello Venturi: è l’inizio dell’importante stagione romana della studiosa, interrotta dal conseguimento di una borsa di studio Fulbright che nel 1953 le consente di passare un periodo di studi negli Stati Uniti. È qui che nel 1962 pubblica il suo contributo più controverso, Michelangelo’s lost St. John. The story of a discovery, contenente l’affascinante proposta attributiva del “San Giovannino Tozzi” al giovane Michelangelo.
Dopo il periodo statunitense torna a Roma, dapprima come insegnante di storia dell’arte nei licei e poi, dal 1965, come docente di storia dell’arte medievale e moderna all’Università La Sapienza.
Nel frattempo inizia a collaborare con la sezione medievale dell’Enciclopedia Universale dell’arte firmando numerose voci, e partecipa alle campagne di ricerca finanziate dal C.N.R. in Turchia ed Armenia.
Nel 1973 ottiene l’incarico per la cattedra all’Università di RomaTre, trovando una stabilità che le permette di pubblicare quello che è considerato il suo lavoro più importante, Icona, pittore ed arte al Concilio Niceno II.
Tre anni più tardi è il primo professore ordinario in Italia di storia dell’arte bizantina, e lo sarà per altri sedici anni finché non deciderà di ritirarsi dall’insegnamento, seppur non dall’ambiente della ricerca, per il quale continuerà a fare anche da relatrice nei più importanti congressi del settore.
Il riconoscimento istituzionale di cui viene investita la prof.ssa De’ Maffei conduce alla dedica, nel 1996, di una Festschrift sui filoni di ricerca da lei più approfonditi, dal titolo Bisanzio e l’Occidente. Arte, archeologia, storia.
Il suo ultimo libro, Bisanzio e l’ideologia delle immagini (2011), è un’edizione postuma: la studiosa si spegne nella sua città natale il 28 aprile 2011.

(scheda a cura di Fabiola Compagno)